La formazione dei greci: gente seria

La formazione dei greci: gente seria

Formazione, apprendimento, studio. Cosa significano veramente? Dato che vogliamo #studiaredadio, lo abbiamo chiesto a @lddio, che ci ha illuminato così.

La formazione, così com’è concepita in tutto l’occidente, è nata nella Grecia antica, e lì non è che si studiava per passare l’esame: o si studiava da Dio, o non si studiava. I greci delle polis, le città-stato che si governavano “da sole”, andavano orgogliosi della loro democrazia, solo che sapevano molto meglio di noi che, senza un popolo sveglio e consapevole, la democrazia non funziona, e quindi ci davano dentro con lo studio. Gente seria. La paidèia era la formazione completa: mente e corpo, grandi classici e ginnastica (di grande classico ne avevano uno solo, Omero, ma era sufficiente), studio e competizione, filosofia e combattimento. Studiavano, e poi se le davano, e chi perdeva sapeva che non doveva frignare, ma impegnarsi di più per il prossimo match. Per essere liberi e indipendenti, alle polis servivano cittadini veri, non gente svogliata che la domenica guarda la partita, il resto della settimana tira a campare e poi si lamenta su Facebook. I filosofi seguivano un percorso che dire tosto è poco: all’Accademia di Platone prima si studiavano dieci anni di matematica, poi potevi passare ad altro. Fin da subito, le giovani menti greche erano stimolate a prendere posizione, ad avere il loro pensiero, le loro idee. Il maestro non insegnava mai una dottrina, da ripetere come i pappagalli: insegnava a ragionare, e poi si discuteva. Alla pari. Poi c’erano anche i casi eccezionali: Aristotele ci aveva preso talmente gusto, col pensiero indipendente, che un giorno disse al suo maestro Platone che quella sua faccenda delle idee e dell’Iperuranio, più che un ragionamento serio, era una specie di racconto fantasy, e nello sconcerto generale se ne andò per formare la sua scuola. Lì nacque il primo meme “No Maria, io esco” della storia.

Platone un po’ se la prese, da buon greco quale era ne fece una tragedia, anche se sapeva che in realtà quello era un lieto fine: l’allievo, il cittadino, l’uomo completamente formato che si regge sulle sue gambe, fisiche e mentali, a un certo punto deve osare, sfidare il maestro e le convenzioni, cercare una nuova via, la sua strada, altrimenti la formazione serve solo a prendere un pezzo di carta. Filosofia, e combattimento. Gente seria. @lddio

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